Scrittrice austriaca. Sposata con il poeta Günther
Eich, nel secondo dopoguerra fece parte del "Gruppo 47". Sensibile, attenta
alle più avanzate sperimentazioni espressive, nel 1948 pubblicò
La speranza più grande, romanzo sugli orrori dell'epoca
hitleriana. Uscirono, poi, numerosi racconti brevi, scritti in una prosa
lucida e allusiva, dove fu tradotta in simbolo l'angoscia della condizione
umana (
Il prigioniero, 1953;
In nessun momento, 1957;
Elisa,
Elisa, 1965). Al 1969 risalgono i quattro radiodrammi raccolti sotto il
titolo di
Auckland e ispirati al teatro di Beckett. Successivamente,
proseguì la sua creazione di racconti, poesie e drammi radiofonici: citiamo,
ad esempio, la raccolta di racconti brevi
Cattive parole (1976). La sua
prosa rappresentò spesso situazioni esistenziali limite, cui corrispose sul
piano linguistico una sempre più radicale decostruzione della forma. Il
suo intenso lavoro di sperimentazione poetica si concretizzò nella raccolta
Consiglio regalato (1978). Scrisse successivamente la raccolta di saggi,
annotazioni e ricordi degli anni della guerra
Kleist, muschio, fagiani
(1987) e
La speranza più grande (1999) (n. Vienna 1921).